Nata a Catania il 17 novembre 1971, ha conseguito la laurea in giurisprudenza nel 2000 presso la Facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi di Siena.

È Iscritta all’albo degli avvocati di Agrigento dal 2003 e patrocinante in cassazione dal 2016.

Dal 2001 collabora stabilmente con lo Studio Legale Scognamiglio di Roma, dove ha maturato una significativa esperienza principalmente in diritto del lavoro, svolgendo attività di consulenza ed assistenza giudiziale e stragiudiziale prevalentemente in favore di imprese e società di primaria rilevanza nazionale nel settore bancario, commerciale, e delle telecomunicazioni.

Si occupa, in particolare, nell’ambito del diritto del lavoro, di assistenza giudiziale e stragiudiziale in materia di rapporto di lavoro individuale (qualificazione del rapporto di lavoro, licenziamenti individuali, trasferimenti, riconoscimento di qualifiche superiori, demansionamento, mobbing), rapporto di lavoro c.d. parasubordinato (in particolare, controversie in materia di contratti di agenzia), pubblico impiego.

Nell’ambito del diritto civile, ha acquisito una particolare esperienza in materia di contratti bancari e di problematiche inerenti contratti di mutuo.

Articoli Pubblicati
5 Maggio 2023
Con ordinanza del 29 marzo 2023, n. 8914/2023, la sezione lavoro della Corte di Cassazione torna ad affrontare due interessanti questioni: il principio di non frazionabilità del credito ed il principio della rilevabilità d’ufficio, anche nel giudizio di cassazione, del giudicato (esterno) dato da una sentenza della stessa Corte di Cassazione.

Il caso La vicenda scaturisce dal licenziamento per asserita giusta causa del dirigente di un’azienda che, impugnato il recesso per svariate ragioni, ottiene una sentenza declaratoria della non giustificatezza del licenziamento con conseguente condanna della parte datoriale al pagamento dell’indennità supplementare, ma non anche dell’indennità sostitutiva del preavviso, non richiesta dal lavoratore. Dopo la pubblicazione […]

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17 Gennaio 2023
Danno da menomazione della capacità lavorativa specifica nel minore: chiarimenti sulla prova presuntiva e sui criteri per la liquidazione del danno futuro

La distinzione fra danno alla capacità lavorativa generica e quello alla capacità lavorativa specifica, fino a qualche tempo fa, dava luogo a non pochi malintesi nella pratica forense.   La questione, sulla quale in più occasioni si sono soffermate la giurisprudenza di merito e di legittimità, è stata definitivamente chiarita dalla Suprema Corte, con la sentenza n. […]

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26 Maggio 2021
Sospensione dell’esecuzione di sentenze a favore del lavoratore e “gravissimo danno”

Il Giudice dell’appello può disporre con ordinanza non impugnabile che l’esecuzione (e non anche l’efficacia esecutiva) di sentenze favorevoli al lavoratore sia sospesa quando possa derivare all’altra parte, ovvero al datore di lavoro, un “gravissimo danno”. E’ questa la previsione dell’art. 431 comma 3 c.p.c., mentre il successivo 4° co. prevede l’ipotesi di una sospensione […]

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26 Febbraio 2021
Intermediazione finanziaria: nesso causale presunto o rigoroso onere in capo all’investitore?

Il tema dell’onere della prova del nesso causale tra inadempimento e danno, in materia di intermediazione finanziaria, è stato molto dibattuto, soprattutto nell’ultimo decennio. Anche le ultime pronunce della Suprema Corte hanno dettato principi non sempre univoci e/o chiarificatori. Sul presupposto che  il t.u.f. stabilisce che, nei giudizi di risarcimento del danno, l'intermediario deve fornire […]

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