La Commissione Europea ha pubblicato la tabella di marcia per i diritti delle donne (Roadmap for women’s rights) ed ha presentato la Relazione 2025 sulla parità di genere. Come si legge nel comunicato stampa, la tabella di marcia promuove l’agenda per la parità di genere ed illustra una visione politica a lungo termine per far progredire i diritti delle donne. Viene ribadito e rafforzato l’impegno della Commissione ad emancipare le donne e a realizzare una società basata sulla parità di genere in tutta l’Europa e nel mondo.

La tabella fornisce orientamenti per le future misure.

Nell’ambito della strategia 2020-2025 l’Unione ha instaurato una serie di iniziative decisive, ma, secondo la Commissione, i progressi continuano ad essere caratterizzati da (troppa) lentezza oltre che dalla disuguaglianza tra i settori e tra gli Stati membri.

La tabella di marcia stabilisce obiettivi strategici a lungo termine per sostenere e far progredire i seguenti principi fondamentali dei diritti delle donne e dell'uguaglianza di genere:

1) libertà dalla violenza di genere;

2) i più alti standard di salute;

3) parità di retribuzione ed emancipazione economica;

4) equilibrio tra lavoro e vita privata;

5) pari opportunità di lavoro e condizioni di lavoro adeguate;

6) un'istruzione di qualità e inclusiva;

7) partecipazione politica e rappresentanza paritaria;

8) meccanismi istituzionali che garantiscono i diritti delle donne.

La Commissione ricorda, poi, che il successo della tabella di marcia dipende dall'impegno e dal contributo di tutti i soggetti interessati. A questo fine, invita tutte le parti interessate, in particolare il Parlamento europeo e il Consiglio dell'Unione europea, le parti sociali, gli attori della società civile e le altre organizzazioni, ad approvare la dichiarazione sui diritti delle donne nel corso del 2025.

La Commissione Europea ha approvato le agevolazioni contributive per le assunzioni di giovani under 35 e donne previsto nel cd. Decreto Coesione (D.L. n. 60/2024, convertito con modificazioni nella legge 4 luglio 2024 n. 95) (ne avevamo parlato in Approvato il Decreto Legge in materia di politiche di coesione, nonchéin Convertito in legge il Decreto Coesione).

La notizia del via libera della Commissione è stata data, con comunicato del 31 gennaio 2025 (consultabile sul sito istituzionale), dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che ha precisato che è stata così aperta la strada per l’approvazione dei decreti attuativi.

Si tratta dell’esonero contributivo per i datori di lavoro per le assunzioni, entro il 31 dicembre 2025, di giovani sotto i 35 anni mai contrattualizzati a tempo indeterminato e di donne, residenti nel Mezzogiorno, prive di un impiego regolare nel semestre precedente. È previsto un tetto massimo di 500 euro al mese per singolo lavoratore, che sale a 650 euro mensili nel caso di giovani residenti al Sud e donne.

Come si legge nel comunicato, la Commissione europea ha autorizzato la misura italiana come aiuto di Stato a favore dell’occupazione compatibile ai sensi dell’articolo 107 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFEU).

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